In un momento di forte incertezza per il mio futuro professionale, ho bisogno di stabilire alcuni punti fermi nella mia vita. Ho fatto delle scelte che mi hanno portato fin qui e forse non vi starei scrivendo se non avessi deciso di studiare Economia, perché l’ho fatto? Vi do tre motivi per iscrivervi a questa facoltà (o ad approfondire questa disciplina in altre maniere) e nel frattempo mi rinfresco le idee sul mio percorso di studi.
L’economia è una materia viva
L’economia interseca il diritto, la geografia, la storia, la statistica, la politica, la sociologia e si divide in finanza, ragioneria, contabilità, marketing, economia aziendale, comportamentale…insomma è una materia complessa che muta costantemente. Studiare l’economia del passato ci permette di raccogliere informazioni ed avere gli strumenti necessari per analizzare il contesto economico attuale ed eventualmente per provare a fare delle previsioni sul futuro. Più siamo bravi ad individuare i modelli da applicare e più abbiamo capacità predittiva, in questo la storia economica insegna, ma non dobbiamo dimenticare che le variabili economiche sono influenzate da variabili sociali e spesso il grado di imprevedibilità è molto alto. Insomma non ci si annoia mai studiando economia.
Lo studio dell’economia è trasversale a tutti i settori produttivi
Che tu venda banane o produca berretti di lana d’alpaca: devi essere capace di conoscere come funziona un’azienda e capire quali fattori economici influenzano il tuo business. Un’economista interpreta i fatti che accadono nel mondo del lavoro e sa leggere le cifre che ne derivano. Alcune abilità sono indispensabili per muoversi nella vita di tutti i giorni, la conoscenza delle regole civilistiche, fiscali e contributive serve sia nella vita privata che in quella professionale.
Accesso agli ordini professionali
Anche se gli iscritti ad Economia sono tantissimi e sempre tanti sono quelli che si laureano, la possibilità di fare la pratica per accedere ai diversi albi professionali è un punto a favore che non bisogna trascurare: commercialisti, consulenti del lavoro, esperti contabili, revisori dei conti, consulenti finanziari…la certificazione delle proprie competenze e la regolamentazione di determinati servizi permette di creare delle nicchie di mercato (anche se a volte non sono proprio sottopopolate!) al cui interno ci possono essere dei margini di profitto non indifferenti. Sta a noi giocare le nostre carte bene, procacciandoci i clienti giusti e continuando a mantenere un livello di formazione adeguato.
Consapevolezza nelle scelte di carattere economico e finanziario
La comprensione di alcune dinamiche dell’economia o in senso più generale l’alfabetizzazione finanziaria è molto importante per poter “leggere” correttamente i fenomeni del nostro tempo dove tra le scelte politiche più fondamentali ci sono proprio quelle di politica economica. Inoltre avendo la nostra generazione il cruccio di vivere in un’epoca di crescita bassa o nulla tutte le tematiche di pianificazione economica e finanza personale aumenteranno la loro importanza. In questo, essere consapevoli è fondamentale per prendere scelte coerenti con i propri obiettivi e propensione al rischio e evitare di farsi influenzare troppo da quello che il mercato offre.