Organizzato
A te non serve il kakebo! Nella tua agenda conservi tutti gli scontrini in ordine cronologico e li registri in un file excel insieme alle bollette di acqua, gas e luce; lo stipendio e le altre entrate vengono attentamente razionate affinché alla fine del mese rimanga il fondo cassa che ti eri prefissato. In pizzeria sei quello che si arma di calcolatrice e maledici l’Unione Europea perché non ha inventato i millesimi di €. Cambi gestore telefonico ogni 6 mesi, non sia mai che il tuo vicino paghi meno di te! Gli imprevisti ti mandano inizialmente in panico, ma alla fine sai sempre come cavartela, il tuo conto corrente è solido e a prova di crisi, hai già pronto un piano B, C, D…
Disorganizzato
A mala pena guardi il netto in busta paga, perdi i soldi dal portafoglio, firmi i contratti dell’assicurazione senza guardare, butti lo scontrino della spesa prima di uscire dalla porta del supermercato, non sai come fai, ma alla fine del mese ci arrivi sempre: qualche volta tranquillo, altre volte affannato. Generalmente non ti informi sugli sconti e le agevolazioni che puoi ottenere, tutt’al più prendi spunto da qualcuno che conosci. Non sai dire esattamente a quanto ammontano le tue finanze, nella tua vita sicuramente c’è qualcuno che fa i conti anche per te.
Cicala
Fino a quando non vedi lo zero sul conto corrente non sei contento, spandi e spendi in allegria, tanto come disse Keynes: “Nel lungo termine siamo tutti morti”. Per fortuna esiste l’addebito automatico in conto corrente, altrimenti sei mesi su dodici saresti senza luce e gas. Offri spritz e hugo agli amici senza accorgerti che hai terminato i soldi nel portafoglio e finisci con il farteli prestare dal partner, ben sapendo che non li rivedrà mai più. Il massimale del bancomat è una sfida all’ultimo shopping, guai ad arrivare a fine mese con la disponibilità residua. Se le cose vanno male c’è la nonna che finanzia oppure il salvadanaio della sorellina, proviamo a vedere se c’è rimasto qualcosa!
Paperon de’ Paperoni
Spendere? Questa parola non esiste nel tuo vocabolario, ogni volta che apri il portafoglio ricevi una coltellata al cuore. Sei tu che chiedi l’obolo agli accattoni, paghi sempre in contanti per avere il controllo della situazione: neanche un centesimo deve andare sprecato. Non c’è problema per la divisione del conto in pizzeria, perché tu non ci vai, al massimo ti mangi un panino a casa. Nella vetrinetta ereditata dai nonni è in bella mostra la prima banconota da mille lire che hai guadagnato con il contrabbando delle biglie alle scuole elementari.
Compulsivo
Non ti sono ben chiare le priorità, non bevi il caffè al bar o ti fai chilometri a piedi per non pagare il parcheggio, ma se lo shampoo ha un profumo che non ti piace non esiti a buttarlo via. Le tue feste sono sempre le migliori, mangiare e bere a sbafo per tutti! Sei disposto a lavorare duramente per accumulare la cifra che ti serve per i tuoi “capricci”: che sia la vacanza a Zanzibar o la parure con gli smeraldi, non si rinuncia mai a niente. Il conto corrente ha un saldo medio decente, ma oscilla tra la ricchezza stratosferica e il rosso, che più rosso non si può. Il bancomat, croce e delizia, ti serve nei momenti di euforia per dilapidare velocemente quanto accumulato con molta fatica nel tempo.
Il lettore di #moneyfornothing
Tu, sì, che sei un tipo sveglio, colto, intelligente, al passo con i tempi! Non perdi mai un articolo delle rubriche galileiane (in particolare di quella succitata) e il mercoledì sera attendi in grazia il nuovo post. Beh, non c’è che dire, hai scelto di spendere il tuo tempo nel modo migliore e chissà che tu non ne possa ricavare qualche consiglio utile per gestire i tuoi soldi.