Benvenuti nel mio blog!
Ciao a tutti, mi chiamo Elsa, classe 1987.
Sono laureata in management e consulenza aziendale all’Università di Trento, lavoro come collaboratore amministrativo- contabile al Comune di Riva del Garda. Ho una bambina di nome Diana.
Moneyfornothing nasce nel 2018 insieme alle Rubriche Galileiane, dalla pagina Facebook “Fare serata con Galileo”. Ogni sera un articolo sulla scienza o sull’economia veniva pubblicato sulla pagina e poteva essere condiviso e commentato dagli utenti; da lì è nato il sito dei Galileiani, che in breve è stato abbandonato per gli impegni lavorativi e familiari degli autori. Io ho scelto, grazie al lavoro di melabyte, web site designer del gruppo, di recuperare tutti gli articoli pubblicati nel tempo, nel sito Moneyfornothing.
Continuerò a pubblicare qui articoli di economia e finanza adatti ad un pubblico non specializzato.
Buon proseguimento di lettura!
La sfera di cristallo ovvero il mercato sa tutto
Nel post di oggi vorrei parlarvi delle conseguenze economiche di Brexit: del cambio sterlina/euro e di quello sterlina/dollaro, delle previsioni di crescita del PIL e dell'inflazione britannici, o forse no? Sulla stampa economica e non si trova di tutto: "Dopo Brexit la Sterlina subirà un tonfo del 20% sull'Euro", "La Gran Bretagna cresce più dell'Europa, i Leaver hanno ragione" ecc. Ma come si fa una previsione in economia?
Le conseguenze di Brexit – Il programma Erasmus
Oggi vorrei dirigere la nostra attenzione sulle conseguenze della Brexit sul programma Erasmus+ che da oltre 30 anni permette a milioni di studenti di andare a studiare o svolgere un tirocinio in un paese europeo (N. B. partecipano al progetto Erasmus anche paesi non appartenenti all'UE: Lichtenstein, Norvegia, Islanda e Turchia).
A che punto siamo con la Brexit?
Il 23 giugno 2016 i sudditi di Sua Maestà Elisabetta II di Inghilterra hanno deciso di uscire dall'Unione Europea. La Brexit (come ormai tutti chiamano la dipartita del Regno Unito dal sodalizio) è stata scelta dal 52,5% degli elettori inglesi e dal 53,4% di quelli gallesi mentre solo il 44,2% dagli elettori dell'Irlanda del nord e il 38,0% di quelli della Scozia hanno votato per il "leave".