E’ passato un po’ di tempo da quando abbiamo parlato di investimenti, possiamo fare un piccolo recap di come gestire e investire i soldi:

– conto corrente: ormai da tempo non è più uno strumento di investimento, ma solo di gestione dei soldi, i tassi di interesse ormai sono azzerati da tempo salvo qualche prodotto finanziario, ad es. Conto Arancio, che garantiscono una remunerazione per un periodo predeterminato, in linea generale conviene utilizzare strumenti bancari che garantiscono spese di gestione pari a 0 o molto basse.

– conto di deposito: è un conto dove vengono depositate delle somme per un periodo di tempo, viene riconosciuto un tasso di interesse molto basso per le somme a vista, ovvero che è possibile prelevare in ogni momento, mentre per le somme vincolate, che possono essere prelevate solo ad una scadenza predeterminata, vengono garantiti rendimenti crescenti rispetto alla durata dell’investimento. Rendimenti che tuttavia spesso non sono in linea con quelli garantiti da altri strumenti finanziari presenti sul mercato. Da sottolineare la tassazione sotto forma di ritenuta sugli interessi pari al 26% del lordo.

– PAC – piani di accumulo del capitale: sono delle forme di investimento molto flessibili da utilizzare nel medio – lungo periodo, ogni mese viene prelevata dal conto corrente una somma scelta dall’investitore e accumulata in fondi di investimento, il rendimento è dato dalla differenza tra le somme investite e il valore delle quote possedute del fondo al netto dei costi di gestione e dalla tassazione sul capital gain, il guadagno in conto capitale. Con questo strumento si possono creare capitali più o meno consistenti in relazione all’importo della singola rata e del tempo per cui sono investiti, sono più sicuri degli investimenti nei singoli titoli azionari od obbligazionari perché sfruttano il coefficiente di correlazione del rischio.

– titoli azionari e obbligazionari: i primi sono titoli che permettono di partecipare al capitale di rischio di un’impresa, quotata in borsa o meno, sono sostanzialmente più rischiosi dei secondi che sono invece dei titoli di credito emessi dalle aziende e dagli stati sovrani per finanziarsi. I titoli di Stato Italiani sono un buon compromesso tra il rendimento e la sicurezza dell’investimento, ci sono titoli con orizzonte temporale inferiore ad un anno, ad esempio i BOT (Buoni ordinari del tesoro) che non hanno cedole, ma il rendimento è dovuto la differenza tra il prezzo d’acquisto (sotto la pari e quindi sotto 100) e il valore nominale pari a 100, rimborsato alla scadenza. Ci sono invece titoli con orizzonte superiore ad un anno ad esempio i BTP (i buoni del tesoro pluriennali), che pagano cedole generalmente semestrali, ma anche trimestrali nel caso dei BTP valore, che vengono rimborsati alla scadenza per il valore nominale. Nel caso dei BTP valore è stato previsto anche un premio pari ad una determinata percentuale del valore nominale per i possessori del titolo dall’emissione alla scadenza.

– cryptovalute: sono la frontiera degli investimenti, non sono strutturate come strumenti finanziari ma assomigliano più a delle merci, non sono regolamentate dai mercati finanziari, costituiscono un investimento abbastanza rischioso.

– riduzione dei mutui: considerati i chiari di luna che illuminano il mondo dei tassi di interesse ufficiali europei, vale la pena sempre investire qualcosa nella riduzione dei mutui, più è alto il tasso di interesse e maggiore è il beneficio della riduzione.

Qualche esempio pratico di possibili investimenti:

– Conto Arancio di Ing Direct: è un conto di deposito che garantisce il 3% annuo lordo sulle somme depositate per 12 mesi ai clienti che aprono un conto entro una determinata data (attualmente il 21.09.2024), essendo un conto di deposito però non prevede servizi come carta di credito, bonifici, assegni, domiciliazioni, deve appoggiarsi su un conto corrente per tutte le operazioni di prelievo versamento.

– BTP valore maggio 2030: sono buoni pluriennali del Tesoro che hanno rendimenti di tipo step – up, ovvero salgono progressivamente nel tempo, per tutti i soggetti che li hanno acquistati all’emissione e detenuti fino alla scadenza, è previsto un premio finale pari allo 0,8% del valore nominale, la tassazione sulle cedole e sul premio fedeltà è agevolata al 12,5%. Le cedole trimestrali sono pari al 3,25% annuo per i primi tre anni e dello 3,90% annuo per i secondi tre anni. Sono titoli che sono esclusi dal calcolo dell’ISEE.

– PAC Nord Est Fund: è un piano di accumulo del capitale che si basa sui fondi di investimento di Nord Est Fund società di diritto lussemburghese, il PAC prevede un investimento minimo di € 25,00 al mese, che vengono addebitati mensilmente sul conto corrente. I soldi vengono quindi trasferiti in un fondo predefinito, il valore della quota è al netto dei costi di gestione del fondo. E’ possibile investire in più tipologie di fondo, dall’azionario all’obbligazionario al bilanciato (un mix tra i due). Questo tipo di investimento ha un orizzonte temporale medio lungo, di almeno 5 anni. I rendimenti variano molto dall’andamento dei mercati, è consigliabile differenziare il tipo di investimento per controbilanciare eventuali perdite.

Alcune cose a cui prestare attenzione:

In generale è importante programmare attentamente gli investimenti, non farsi prendere dalla foga dei rendimenti, perché è facile rimanere a corto di liquidità, è bene lasciare qualcosa sul conto corrente per necessità o investire in titoli facilmente liquidabili perché quotati sul mercato. Inoltre è fondamentale diversificare gli investimenti per il grado di rischio e l’orizzonte temporale.

 

Gli investimenti sono una forma di protezione del risparmio e a lungo termine servono per integrare il reddito con il loro rendimento. Un buon risparmio ammonta a circa il 30% del reddito guadagnato, nel prossimo articolo parleremo un po’ di come risparmiare.